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mercoledì 4 marzo 2009

Lo SMOG SU TELA di Alessandro Ricci

Ad ogni epoca il proprio artista. Ad ogni artista la propria tecnica.
L'epoca che attraversiamo oggi è indubbiamente l'èra del petrolio: dell'industria ad esso votata e da esso dipendente; delle malattie che da esso e dai suoi composti derivano; delle turpitudini che esso lascia indelebilmente nel nostro ambiente e sul nostro paesaggio naturale; delle guerre che per esso si scatenano.
In questo tempo si colloca un artista contemporaneo, che è riuscito a cogliere e trasportare visivamente sulla tela, il risultato di questa 'sporca' èra. Il suo nome è Alessandro Ricci.
Nasce a Firenze nel 1968, animo da sempre inquieto, dapprima si dedica per passione alla poesia e alla musica, durante gli anni dello studio. Laureatosi in Scienze Naturali, nella sua coscienza prende forma un'idea, dettata da una particolare sensibilità verso l'ambiente come verso l'espressione artistica. Dipingere utilizzando un mezzo originale e provocatorio: lo smog, ossia quel particolato prodotto dalla combustione di idrocarburi che ingrigisce i colori reali delle nostre città industrializzate. L'idea nasce come contestazione e denuncia dell'inquinamento atmosferico che avvolge l'ambiente cittadino mischiandosi con l'ossigeno che respiriamo e annerendo case e monumenti così come le nostre vie respiratorie.
La raccolta delle polveri inquinanti avviene direttamente dai luoghi dove queste si depositano -racconta l'artista- facendo attenzione che il materiale raccolto sia "puro", non contaminato da agenti estranei come terra o vernici, quindi prelevato da persiane in plastica e marmi in strade particolarmente trafficate. Viene utilizzato semplicemente del cotone inumidito e passato sulle superfici scelte. Impregnate nel cotone, le polveri di città sono utilizzabili come tempera. Ad opera compiuta il quadro viene fissato con un fissativo per vernici che rende la tela lavabile.
La produzione di Alessandro Ricci comprende due distinti momenti: il figurativo e l'astratto.
Nel primo i soggetti da lui rappresentati sono spesso monumenti e vicoli di Firenze, la sua città natale, ma anche notturni condominiali di periferia e zone industriali. Gli astratti sembrano invece frutto di elucubrazioni cerebrali, di un pensiero ingegnoso e poetico che va oltre la rappresentabilità intellegibile e si affaccia sul puramente materico.

Alcune delle sue opere saranno esposte dal 6 al 26 Marzo 2009 presso il Ginger Zone di Scandicci (Fi) in occasione della mostra "Smog Painting e altro".

Visita la galleria on line:
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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ricci è davvero un GENIO VISIONARIO! merita di essere ascoltato e "sentito"!!! Grande Ricci, continua a portare la tua giusta protesta nella cultura di tutti!
complimenti al blogmaster per i temi scelti e la grafica!
un saluto
Marlo Brandon

Anonimo ha detto...

Salve, mi chiamo Giovanna Iorio e vorrei proporre una collaborazione ad
Alessandro Ricci. Mi può mettere in contatto con lui? Grazie.
Il mio indirizzo email
giovannaiorio96@gmail.com