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mercoledì 13 maggio 2009

Il caso delle White di Rogoredo, un anno dopo

Nella zona sud est di Milano, quartiere Rogoredo, sorgono le tristemente note Case Bianche, dette "White" dalle nuove generazioni che sono nate e cresciute qui, edifici di edilizia popolare costruite nei primi anni ’80 che ospitano 152 famiglie.

Questi edifici hanno una particolarità: i pannelli che rivestono le loro pareti esterne sono fabbricati in amianto, materiale cancerogeno, dichiarato illegale dalla legislazione italiana dal 1992 (legge n. 257 del 1992), anche se già nei decenni precedenti si conoscevano i rischi per la salute legati al suo utilizzo.
Infatti, dopo pochi anni di esposizione alle intemperie e all’usura del tempo, i pannelli delle White hanno cominciato a sgretolarsi e a rilasciare nell’aria le fibre cancerogene.
La prima denuncia ufficiale viene esposta dagli inquilini delle White nel 1986, quando si verificano i primi casi sospetti di malattia e morte per cancro. Successivamente vengono esposte continue denunce al comune, fatte vane promesse ed il caso delle “White” cade e ricade nel dimenticatoio, fino al 2002 anno in cui finalmente dopo 20 anni di sofferenze viene riconosciuto ufficialmente il problema ed il vice sindaco Riccardo De Corato inserisce nel bilancio triennale l´”intervento di manutenzione straordinaria” per lo stabile, dichiarando però di dover trovare i fondi (5 miliardi di lire, che poi diventeranno 5 milioni di euro) Da “La repubblica” 18/02/2008.
Dall’iniziale affacciarsi di una speranza per i condomini delle White, il caso passa nuovamente in secondo piano rispetto ad altri progetti comunali e lo stabile torna ad essere dimenticato, continua a deteriorarsi e continuano a comparire malattie tumorali anche tra i più giovani, quei ragazzi nati nei primi anni ’80 e cresciuti con le polveri d’amianto sui vestiti e nei polmoni.
Tra il 2006 e il 2008, la trasmissione Anno Zero di Michele Santoro ospita in tre occasioni (“Milano e l’immigrazione” 14/09/2006; “Ancora tu” 07/02/2008; “Io voto casa” 27/03/2008) Oscar Spennati (in arte Oscar White), rapper milanese e abitante delle case d’amianto, portavoce della protesta sociale che si è levata contro l’amministrazione comunale, uno di quei ragazzi cresciuti negli anni ’80, che ha visto morire Gian Marco, il suo migliore amico ed ammalarsi in breve tempo altri due dei suoi amici.
Grazie alla pubblica denuncia, esposta anche in modo duro, durante la trasmissione di Rai2, una volta che il caso è diventato uno scandalo pubblico nazionale, le istituzioni si sono mosse con una nuova promessa: Barbara Ciabò (consigliere comunale di Milano e presidente della commissione Casa e Demanio) ha organizzato una commissione comunale presso il palazzo Marino dove l’assessore Verga si è impegnato ad iniziare i lavori di bonifica entro la fine del 2008.
Il comitato degli inquilini, ormai vaccinati da vane promesse, ha posto delle condizioni:

  1. definire una data precisa
  2. evacuare gli appartamenti prima di iniziare i lavori di bonifica
  3. Trovare quindi dei siti consoni per il trasferimento e la permanenza dei condomini nel periodo dei lavori di bonifica, per poi poter tornare negli appartamenti delle White.

In questo periodo, dopo il disastro provocato dal terremoto in Abruzzo, si è riproposta con prepotenza la questione della sicurezza nelle abitazioni, di una edilizia fatta rispettando le leggi che costruisca delle abitazioni che possano rappresentare dei sicuri rifugi per i propri inquilini. E’ passato un nuovo anno dalle ultime dichiarazioni e richieste di Oscar e degli abitanti delle White e la redazione di Notturni Condominiali ha voluto riprendere in mano la questione per dare un continuum di informazione a tutti coloro che avevano seguito il caso con commozione e partecipazione e che non hanno più avuto notizie a riguardo da parte dell’informazione ufficiale.
Di seguito, la video-intervista "Le White di Rogoredo, un anno dopo il 'botto' mediatico".

ULTIM'ORA: Per la serie "La Storia Infinita", sperando che non sia "Dalla Padella alla Brace"
Dalla cronaca milanese del Corriere della Sera, in data odierna 14/05/2009 si scopre che 63 famiglie, delle 152 che traslocheranno dalle White, verranno trasferite in zona Missaglia via Fabrizio De Andrè e saranno nuovamente a contatto con l'incubo 'amianto', poichè di fronte ai palazzi sorge un bocciodromo dal tetto in eternit. L'assessore Verga rassicura le famiglie, che secondo la ricerca di una società specializzata (?), le fibre di amianto libere in aria non costituiscono una minaccia poichè sono presenti ma nel rispetto dei limiti e che sarà fatta un'ulteriore verifica da parte della ASL. Rimane comunque lo sdegno per una notizia così paradossale, che necessita una celere verifica da parte delle istituzioni di competenza. Leggi l'articolo sul Corriere della Sera.it