Oggi pomeriggio è stata la volta di Firenze. Ospitata dalla facoltà di Architettura in piazza Ghiberti, ha partecipato insieme ad altri nomi del panorama satirico italiano, quali i fumettisti del Vernacoliere Daniele Caluri ed Emiliano Pagani ad un incontro dedicato a "Satira, Massmedia e Laicità".
Da un'iniziale definizione di 'Satira' presa in prestito dalle parole di Daniele Luttazzi - "la satira informa, deforma e fa quel cazzo che le pare"- si è passati alla discussione in chiave satirica sulle posizioni che il pontefice prende in merito alla politica italiana tentando di guidare l'opinione pubblica verso l'etica che la Chiesa sostiene, e all'osservazione della Guzzanti, tratta da un sondaggio della Ipsos, sul fatto che paradossalmente la maggioranza dei cittadini di religione cattolica dichiara di agire secondo coscienza e non secondo i dettami della Chiesa ed è interessata in misura minimale alle prese di posizione del Vaticano. Durante il dibattito, in cui non sono mancate domande provocatorie sul mezzo pubblicitario che la censura può rappresentare per gli artisti di satira, il tema si è progressivamente spostato verso la difficoltà che i giovani delle ultime generazioni, universitari e non, incontrano davanti alla possibilità di una solida aggregazione sociale e di un pensiero politico unitario e forte. L'attrice quindi si è messa a sua volta nella posizione dell'intervistatrice, con l'intento di indagare i motivi di questa inettitudine che attanaglia le ultime generazioni, relegandole in un precariato oltre che pratico-lavorativo, anche e soprattutto politico-decisionale.
Da un'iniziale definizione di 'Satira' presa in prestito dalle parole di Daniele Luttazzi - "la satira informa, deforma e fa quel cazzo che le pare"- si è passati alla discussione in chiave satirica sulle posizioni che il pontefice prende in merito alla politica italiana tentando di guidare l'opinione pubblica verso l'etica che la Chiesa sostiene, e all'osservazione della Guzzanti, tratta da un sondaggio della Ipsos, sul fatto che paradossalmente la maggioranza dei cittadini di religione cattolica dichiara di agire secondo coscienza e non secondo i dettami della Chiesa ed è interessata in misura minimale alle prese di posizione del Vaticano. Durante il dibattito, in cui non sono mancate domande provocatorie sul mezzo pubblicitario che la censura può rappresentare per gli artisti di satira, il tema si è progressivamente spostato verso la difficoltà che i giovani delle ultime generazioni, universitari e non, incontrano davanti alla possibilità di una solida aggregazione sociale e di un pensiero politico unitario e forte. L'attrice quindi si è messa a sua volta nella posizione dell'intervistatrice, con l'intento di indagare i motivi di questa inettitudine che attanaglia le ultime generazioni, relegandole in un precariato oltre che pratico-lavorativo, anche e soprattutto politico-decisionale.
2 commenti:
peccato me la sono persa, ma grazie per il report!
gem
Grande Sabina!!! resistenza!
andrea
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