Questi edifici hanno una particolarità: i pannelli che rivestono le loro pareti esterne sono fabbricati in amianto, materiale cancerogeno, dichiarato illegale dalla legislazione italiana dal 1992 (legge n. 257 del 1992), anche se già nei decenni precedenti si conoscevano i rischi per la salute legati al suo utilizzo.
Infatti, dopo pochi anni di esposizione alle intemperie e all’usura del tempo, i pannelli delle White hanno cominciato a sgretolarsi e a rilasciare nell’aria le fibre cancerogene.
Dall’iniziale affacciarsi di una speranza per i condomini delle White, il caso passa nuovamente in secondo piano rispetto ad altri progetti comunali e lo stabile torna ad essere dimenticato, continua a deteriorarsi e continuano a comparire malattie tumorali anche tra i più giovani, quei ragazzi nati nei primi anni ’80 e cresciuti con le polveri d’amianto sui vestiti e nei polmoni.
Grazie alla pubblica denuncia, esposta anche in modo duro, durante la trasmissione di Rai2, una volta che il caso è diventato uno scandalo pubblico nazionale, le istituzioni si sono mosse con una nuova promessa: Barbara Ciabò (consigliere comunale di Milano e presidente della commissione Casa e Demanio) ha organizzato una commissione comunale presso il palazzo Marino dove l’assessore Verga si è impegnato ad iniziare i lavori di bonifica entro la fine del 2008.
Il comitato degli inquilini, ormai vaccinati da vane promesse, ha posto delle condizioni:
- definire una data precisa
- evacuare gli appartamenti prima di iniziare i lavori di bonifica
- Trovare quindi dei siti consoni per il trasferimento e la permanenza dei condomini nel periodo dei lavori di bonifica, per poi poter tornare negli appartamenti delle White.
Di seguito, la video-intervista "Le White di Rogoredo, un anno dopo il 'botto' mediatico".
Dalla cronaca milanese del Corriere della Sera, in data odierna 14/05/2009 si scopre che 63 famiglie, delle 152 che traslocheranno dalle White, verranno trasferite in zona Missaglia via Fabrizio De Andrè e saranno nuovamente a contatto con l'incubo 'amianto', poichè di fronte ai palazzi sorge un bocciodromo dal tetto in eternit. L'assessore Verga rassicura le famiglie, che secondo la ricerca di una società specializzata (?), le fibre di amianto libere in aria non costituiscono una minaccia poichè sono presenti ma nel rispetto dei limiti e che sarà fatta un'ulteriore verifica da parte della ASL. Rimane comunque lo sdegno per una notizia così paradossale, che necessita una celere verifica da parte delle istituzioni di competenza. Leggi l'articolo sul Corriere della Sera.it